Lavoro Agile o Telelavoro o Smart Working significa lavorare da remoto, da casa o da un altro luogo fuori dall’ufficio. Da non confondere con il lavoro autonomo freelance, ossia di un accordo di lavoro tra un’azienda e un dipendente. L’idea è che il dipendente sia costantemente in contatto con l’azienda tramite canali di telecomunicazione come telefono, e-mail e videoconferenza quando non ha bisogno di recarsi in ufficio.
Secondo Global Workplace Analytics, lo smart working è cresciuto del 115% dal 2005, anche a causa della pandemia in corso. È quasi 10 volte più veloce del resto della forza lavoro. La ricerca mostra anche che:
– Dall’80% al 90% delle persone afferma che vorrebbe lavorare in smart-working almeno una parte della settimana;
– Il 36% preferirebbe il telelavoro a un aumento di stipendio e il 37% preferirebbe un taglio di stipendio pur di avere la flessibilità;
– I dipendenti si sentono maggiormente coinvolti al lavoro quando sono fuori sede tre o quattro giorni alla settimana;
– Per il 95% delle aziende, il telelavoro aumenta la fidelizzazione dei dipendenti;
– 6 datori di lavoro su 10 godono di notevoli risparmi sui costi.
E questo è solo l’inizio. Uno studio dell’International Foundation of Employee Benefit Plans ha rilevato che il 74% dei datori di lavoro offre ora l’opzione per il telelavoro, proprio consapevole di tali vantaggi.
Ti chiedi perché non hai ancora capito la sua utilità e perché fatichi a inserirlo nelle tue attività?
Non preoccuparti. Prima di colpire le parti interessate con i numeri, considera se il telelavoro è davvero la mossa migliore.